
SOFROLOGIA NEL SOCIALE
PRENDIAMOCI CURA DI NOI Donne in situazione di crisi familiare
Un progetto realizzato
(finanziato dal Consiglio di zona 2 Milano)
Il Progetto
Spostare il focus dal disagio, al lavoro per promozione del benessere sociale nelle nostre città.
Favorire e creare percorsi di consapevolezza del corpo e della salute con la Sofrologia
Progetto Prendiamoci cura di noi
Marzo -dicembre 2014
Progetto Ben-Essere
settembre-dicembre 2015
IL METODO
Target: gruppi di donne con forti crisi e fragilità: incontri individuali e di gruppo per gestire lo stress e potenziare le risorse personali.
La Sofrologia, metodo scientifico, creato negli anni ’60 dal medico Dr. Alfonso Caycedo e sviluppata e perfezionata in 30 anni di ricerche, consiste in un allenamento personale che utilizza tecniche di rilassamento e di attivazione del corpo e della mente.
Il suo obiettivo è rinforzare le attitudini positive e I valori nella vita quotidiana per creare una nuova consapevolezza di se stessi e poter affrontare in modo diverso le situazioni difficili.
OBIETTIVI
- valorizzazione delle risorse personali femminili
- educare alla consapevolezza del proprio corpo, della salute, promuovere la salute psicofisica, favorire una cultura partecipativa
- creare una rete di muto aiuto
DATI DI ACCESSO
1° annualità progetto
30 persone seguite
28 donne e 2 uomini
14 donne: percorso individuale di sofrologia su richiesta per situazione di disagio psico-fisico
16 persone: gruppo per la gestione dello stress in particolare per elaborare una separazione in corso, o pregressa.
Provenienza: social network, rete, pubblicità
DATI
1° Anno marzo -dicembre 2014: Percorso individuale donne: età 20-35 (donne immigrate e italiane)
-
- Percorso di gruppo donne: età 30-50
- Percorso individuale uomini: età 40
- Percorso di gruppo uomini: età 30-50
2° Anno settembre-dicembre 2015
- NUMERO PARTECIPANTI 24 donne
-
- 10 in percorsi di sofrologia di gruppo,
- 14 con colloqui individuali mirati a lavorare sulla situazione di stress e su determinate problematiche
Età : da 35 a 55 anni, donne lavoratrici e non, di origine italiana e straniera, con vissuti di separazione.
RICHIESTE E BISOGNI
- Attenuazione dello stress vitale e recupero di uno stato di distensione, attenuare il senso di solitudine,senso di inadeguatezza e di disagio generale.
- Richiesta di strumenti per alleviare l’ansia, e disturbi psicosomatici che compromettono il tono generale dell’umore e del comportamento, richiesta di alleviare la presenza di dolori, insonnia.
- Imparare a gestire lo stress lavorativo: molte le donne sono occupate nel settore dell’assistenza sanitaria e nella cura domiciliare di persone anziane, richieste da madri per la conciliazione casa-lavoro.
- Sostegno nell’affrontare il periodo di transizione inerente il passaggio della separazione.
- Sostegno emotivo e sviluppo capacità di equilibrio come madri per affrontare il rapporto con figli talvolta problematici,difficoltà legate all’essere genitore ed al nuovo ruolo con il proprio compagno.
Test a metà progetto
- Le persone acquisiscono tali consapevolezze
- Imparano che a rilassarsi e sentire il corpo produce benessere, riconoscono le somatizzazioni.
- La stanchezza peggiora la condizione fisica e mentale.
- Le tecniche sofrologiche permettono il recupero.
- Emozioni e pensieri sono più gestibili e sembrano meno faticosi.
- La volontà è una capacità che si può sviluppare.
INCONTRI INDIVIDUALI METODO
- Colloquio pre-sofronico e tecnica mirata allo scopo
- Pratica quotidiana con invio delle fenodescrizioni
- Feedback del Sofrologo
- Sessioni singole settimanali o quindicinale per 3/4 mesi
INCONTRI DI GRUPPI
Metodologia lavoro nei gruppi:
-
- Gli incontri comprendevano una parte di condivisione e di racconto delle fenodescrizioni della settimana precedente.
- Obiettivo : fare apprendere la respirazione attraverso esercizi per liberare il corpo dalle tensioni. Uso di tecniche della sofrologia caycediana con esercizi di respirazione di base.
- Il lavoro nel gruppo è stato teorico e pratico, per far acquisire attraverso una parte teorica conoscenze sul significato dello stress, le sue origini ,cosa comporta nel fisico, conseguenze e somatizzazioni negative.
- La parte esperienziale con tecniche sofrologiche di gestione dello stress quotidiano e da lavoro ( tecniche respiratorie) , tecniche per gestire le tensioni con tecnica di uscita delle tensioni, lavoro sulla corporeità con 1° rdc 1,3,5 sistema, tecniche di rilassamento : peso e del calore, tecniche di uscita tensioni dal 1° 2° 3° sistema, tecnica di valorizzazione delle capacità e per sviluppare una attitudine fenomenologica positiva ,nei confronti della vita.
RISULTATI FINALI
- Miglioramento del benessere fisico.
- Distensione corporale.
- Miglioramento della qualità del sonno.
- Diminuzione dello stato d’ansia.
- Maggiore ottimismo davanti alle difficoltà.
- Maggiore fiducia in se stessi, maggiore autostima
- Cambiamento nell’attitudine da negativa a positiva.
- Maggiore capacità di riconoscimento della tensione e acquisizione di strumenti per eliminarla.
- Maggiore apertura all’esterno.
- Maggiore forza nell’affrontare i momenti conflittuali lavorativi e familiari.
- Acquisizione di uno stato d’animo più sereno nel quotidiano.
- Miglioramento delle capacità di non farsi fagocitare dallo stress.
PROTOCOLLI
- Tecniche froniche specifiche parametro presente e futuro
- SB, SDN, SPP, ON, RMT, Sofroschultz, PSC, SPP, PSS
- 1° grado RDC
- Adattamenti: bolla scudo, vivenza del corpo in armonia, vivenza della responsabilità adattata al Ciclo Fondamentale.
ALCUNE FENODESCRIZIONI
1. Giovane mamma molto nervosa, figlio neonato, vive un rapporto conflittuale con il nuovo compagno, è spesso triste, stanca, ha spesso mal di schiena.
Tecniche. SB,SDN,Sofroschultz,PSC,SPP,Vivenza della Responsabilità Adattata al ciclo Fondamentale.
Soffre di tensioni nuca e collo, spesso con senso di nausea e dolori nel corpo. Ha voglia di lasciare la figlia e andare a divertirsi.
Nella 1°incontro pratica SB peso calore e SDN per una decina di gg e dichiara che le tensioni vanno meglio, il mal di schiena è migliorato, dichiara di essere più tranquilla.
A seguire negli incontri dichiara di sentirsi più ottimista e tranquilla ,il collo è meno dolorante.
Dal 4° incontro si sente meno nervosa, sta meglio con il compagno, la voglia di divertirsi è meno pressante, accetta di stare meglio anche in casa.
2 caso. Donna 40 enne con seguenti sintomi fisici ed emozionali: dolori cervicale e continuativo dolore ai piedi, problemi di sonno disturbato dalle preoccupazioni per i familiari che ha lasciato nel paese di origine. Senso di inadeguatezza e bassa autostima.
Tecniche: SB, SDN ,Sofroschultz,grosso lavoro sulla respirazione.
Senso di distensione corporale, miglioramento del sonno, miglioramento dello stato emotivo.
Tecnica: “Io curatore” (adattamento) e “Vivenza della dignità adattata” per la presenza di dolori e per un blocco emotivo di fronte a persone nuove: ciò che è nuovo la spaventa e questo le procura eritemi alla pelle che la mettono in imbarazzo.
Percepisce più di fiducia nelle sue risorse.
Tecnica della responsabilità adattata che pratica per molte settimane.
Grande sollievo nei rapporti con la famiglia d’origine.
3 caso. Donna 48 enne .
Sintomi: senso di solitudine, è sola con due figli a carico ed un lavoro faticoso alle spalle.
Percepisce dolori in tutto il corpo, ansia, tachicardia che richiedono ricoveri al pronto soccorso da cui non emerge nessuna diagnosi se non forte stato di stress. Sta sempre da sola, stanca di tutto, non riesce ad affrontare la vita.
Fa solo quanto è strettamente necessario al quotidiano, senza avere voglia di occuparsi di altro, nonostante sia una donna molto intelligente e con tanti interessi.
Frequenta tutto il gruppo di gestione dello stress ,con le pratiche del protocollo, con molta assiduità.
Dopo il corso è in grado di prendere meglio in mano la sua situazione di donna.
Inizia a delegare compiti che non riesce ad affrontare senza avere il peso di tutto su di sé; si delinea una progettualità diversa, desiderio di formarsi in un ambito diverso da quello lavorativo con un progetto che si delinea.
Diminuzione di tutti i sintomi iniziali, è più serena e comunicativa anche nel lavoro.
4 Caso di giovane donna,che a seguito di una separazione avvenuta diversi anni fa, non riesce a riprendersi, ha paura e timore della vita, sente dolore e nostalgia continui.
Con lei ho incontri solo individuali , si tratta di un percorso molto lento e graduale con le tecniche, dato che non riesce a sentirsi tranquilla non chiude gli occhi, quando fa respirazioni lunghe inizia a tossire con sensazione di nausea e vomito.
Il lavoro con lei comprende esercizi solo di respirazione e la tecnica di SB è possibile solo dopo diverso tempo .
Breve tecnica SDN dopo 3 mesi che le permette di riuscire a brevi momenti di distensione e di cominciare ad essere più positiva.
Il lavoro con lei è ancora in corso, supportato e in collaborazione con una figura specialistica.
5° caso. giovane donna separata, con figli, vive la sua solitudine con grande dolore, segue un percorso di diversi mesi, si sente inadeguata non si riconosce alcun valore, continue relazioni affettive disfunzionali.
Tecniche: Io curatore, Sofroschulz, RDC, Tecnica dei valori, Bolla scudo e dignità,ON, SDN, Contemplazione dei pensieri.
Prima volta della bolla scudo:fd “Ho estrapolato senso di leggerezza fino allo scudo poi dal sollevare le braccia per la dignità ho cominciato a piangere e tutto il corpo tremava mi attraversava un grande dolore che muoveva ogni volta che richiamavo la dignità.”
Successivamente : fd“sento che consolido me stessa, sento un senso di grande dignità stabilità e protezione della positività che mi accompagna anche nella giornata” .
Ancora dopo un altro periodo. fd“Stabilità e centratura, sento che devo fare mente locale per la protezione che sto coltivando”
fd“Si allentano tensioni a livello emotivo e fisico sia nella dichiarazione dignità sento che faccio fatica a tenere su le braccia come se fosse grande la fatica fisica che rispecchia una fatica psicologica e devo farle scendere , la fatica muscolare mi fa pensare a qualcos’altro”.
E da qui è emerso il suo problema di fatica nel riconoscimento della dignità.
fd“La bolla scudo mi dà senso di stabilità e protezione di difesa: ho visto che nella prima parte ho cura di costruire la bolla e ogni volta è sempre meglio e qualcosa che permane anche dopo l’esercizio.”
FINE
GRAZIE A TUTTI!!
Emi Ravagnani
Sofrologa Caycediana Master Specialista